PSICOTERAPIA PSICOANALITICA DI COPPIA
Nella psicoterapia psicoanalitica di coppia ‘il paziente’ non è l’individuo ma ‘la coppia’. La coppia solitamente chiede l’aiuto di un professionista quando l’assetto che aveva garantito stabilità viene a mancare, si apre un processo di ‘crisi’ e, invece di rinunciare a comprendere e ad elaborare le motivazioni di fondo, sente il desiderio di interrogarsi con sincerità sul rapporto e sui suoi nodi problematici.
- i partner scoprono che nello scorrere del tempo hanno ‘dato per scontato’ il loro rapporto e invece si ritrovano demotivati e annoiati
- il rapporto con i figli –siano questi molto piccoli o adolescenti- convoglia tutte le energie della coppia che per altro non riesce a trovare una linea educativa comune
- l’interesse per la vita intima ed erotica nella coppia si è raffreddato e per uno dei due o per entrambi, questo cambiamento rappresenta un problema
L’approccio terapeutico psicoanalitico tradizionalmente nasce come intervento sul singolo individuo, ma a partire dalla fine degli anni ’40 del secolo scorso, il riconoscimento degli aspetti relazionali della mente (la mente cresce essendo influenzata e influenzando altre menti) apre la strada alla terapia di coppia.
D’altra parte ‘oggi non si cura più solo con la parola, si cura attraverso la comunicazione o, più in generale, con l’interazione’ . (Parisi, 2004)
Nasce così la possibilità di lavorare con setting multipersonali, che appoggiandosi ad un modello teorico psicoanalitico tengano conto della natura relazionale della mente.
La ‘cornice di lavoro’-il setting- prevede una seduta settimanale secondo un orario prestabilito; la seduta può avvenire solo se entrambi i componenti della coppia sono presenti e comincia quando entrambi sono arrivati. Questo modo di procedere permette di evitare ‘segreti’ consegnati al terapeuta da uno dei partner, segreti che incrinerebbero -alle volte irrimediabilmente- la possibilità del terapeuta di avere una
posizione emotiva equidistante che favorisce un ascolto neutrale e evita il rischio di alleanze tra il terapeuta e uno dei due componenti la coppia.
Il terapeuta di coppia infatti è responsabile della coppia come unità e nel caso di conflitti, la sua posizione deve essere imparziale. Il suo ruolo primario è di essere osservatore, ascoltatore e interprete delle forze emotive inconsce che danno forma all’interazione della coppia.
La terapia psicoanalitica di coppia è un approccio flessibile, che è pensato ‘su misura’ in base alla difficoltà relazionali della coppia e al livello di maturità emotiva di ogni singolo partner.
Lo psicoterapeuta di coppia è attento contemporaneamente al piano delle relazioni tra i partner – livello interpersonale- e al piano dell’emozionalità di ciascuno – livello intrapsichico – per cogliere e mostrare come le relazioni precoci di entrambi, si manifestino inconsciamente nella vita attuale della coppia.
Il terapeuta di coppia si impegna, con la collaborazione della coppia, a ricercare le ragioni di fondo che innescano il conflitto più che risolverne i contenuti manifesti.
Il rapporto di coppia nella sua forma matura può alimentare un clima ricco di empatia e crescita affettiva, contrariamente, in situazioni di crisi, il rapporto stesso diventa il collettore degli elementi svalutati di ciascun partner che vengono ‘depositati’ nell’altro. Questo porta alla reciproca svalorizzazione, al conflitto, alla disfunzionalità.
Obiettivo primario della terapia di coppia diventa aiutare i partner a riconoscere questo meccanismo di proiezione sull’altro (identificazione proiettiva) dei propri aspetti non accettati, perché possano essere nuovamente interiorizzati e il conflitto interpersonale possa diventare meno intenso. Si attenua la conflittualità e il lavoro terapeutico può procedere utilizzando l’osservazione delle interazioni di coppia, per
aiutare i partner ad accedere alla dimensione affettiva e alle dinamiche centrali della loro relazione.