PsicoterapiaGenova

Dai colloqui alle sedute

Prima di intraprendere una psicoterapia psicoanalitica, orientata all’esplorazione (espressiva) o focalizzata al sostegno dell’Io (supportiva), è indispensabile che lo psicoterapeuta avvii un processo di valutazione attraverso dei colloqui di consultazione, finalizzati a osservare con grande attenzione alcuni parametri necessari a prendere decisioni circa il progetto di cura.

È sempre utile avere in mente una domanda fondamentale: «Qual è la strada migliore per aiutare davvero questo paziente?».

Durante i colloqui iniziali di consultazione è importante dare spazio all’emergere delle caratteristiche di personalità del paziente, dei meccanismi di difesa e del loro uso, delle motivazioni personali ad intraprendere una psicoterapia, delle risorse presenti nel paziente, della capacità di collaborare al lavoro psicoterapeutico.

I colloqui di consultazione, come primo momento conoscitivo tra paziente e terapeuta sono anche utili per permettere al paziente un’esperienza in prima persona di cosa può essere la psicoterapia.

Il paziente incontra lo psicoterapeuta e, nel caso lo immaginasse totalmente taciturno e distante come quelli descritti da molta filmografia, verifica che invece è persona empatica e spontanea, che sa accogliere ed ascoltare con partecipazione umana e senza giudizio le difficoltà e le vicende di vita raccontate.

Anche il timore che la necessaria neutralità dello psicoterapeuta si manifesti con freddezza e distacco può essere ridimensionato in questo tempo di consultazione perché la neutralità fa riferimento ad una partecipazione non giudicante e non intrusiva che permetta il costituirsi di un clima analitico semplice, spontaneo, caldo e vivo necessario al paziente per sentire profondamente che il terapeuta è davvero interessato a trovare le strade migliori per aiutarlo.