La PSICOTERAPIA PSICOANALITICA DI GRUPPO è un percorso di cura in cui ogni partecipante, sia esprimendosi in prima persona sia ascoltando, fa esperienza di sé e comprende attraverso l’interazione diretta, le proprie modalità relazionali procedendo gradualmente a una trasformazione evolutiva.
Come sono visto? Che cosa sto facendo? Perché lo sto facendo? Da dove proviene tutto questo? Sono alcune semplici domande che guidano la nostra relazionalità quotidiana. La terapia di gruppo permette, nel suo svolgersi, di trovare nuove e più profonde risposte a questi interrogativi, attiva cioè un processo di elaborazione e cambiamento dei propri pattern relazionali.
Fattori terapeutici della terapia di gruppo sono:
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la speranza in un’esperienza che produca miglioramenti nella propria percezione di sé
- la possibilità di sperimentare un senso di appartenenza, che attenui l’angoscia del sentirsi ‘soli’, perché c’è l’esperienza di essere ‘in contatto’
- la percezione di poter essere di aiuto all’altro, che è elemento centrale per rinforzare la propria autostima
Un gruppo terapeutico si compone di un numero limitato di partecipanti – attorno agli 8 – e lavora con cadenze precise, quasi sempre una volta a settimana, per 90 minuti. È condotto da uno psicoterapeuta esperto in dinamiche di gruppo che si assume la responsabilità:
- di selezionare i partecipanti secondo criteri legati alle problematiche psichiche dei singoli e alla omogeneità o meno di tali problematiche rispetto agli altri membri
- di preparare ogni membro del gruppo all’immissione nel gruppo stesso, attraverso dei colloqui individua
- di dare chiare linee guida ai pazienti circa gli impegni che ciascuno si assume (garantire la propria presenza, essere onesto e sincero, limitarsi ad interazioni verbali senza mai agire gli impulsi, impegnarsi a tenere riservate le comunicazioni che avvengono all’interno del gruppo)
- di monitorare l’andamento del gruppo, ponendosi prevalentemente come osservatore del processo elaborativo quando tutto procede bene e intervenendo più attivamente laddove il gruppo sia in un momento di stallo per permettere una nuova ripresa del percorso elaborativo, compito specifico del gruppo
Fasi tipiche dell’evoluzione di un gruppo sono:
- formazione del gruppo
- differenziazione e individuazione
- sviluppo di un sentimento di intimità e la costruzione del gruppo di lavoro
- la conclusione con la conseguente elaborazione del lutto relativo alla separazione
Il gruppo si muove emotivamente come un’unità superindividuale, non è la semplice somma delle diverse identità, ciascun partecipante condiziona ed è condizionato dall’emozionalità degli altri, e anche il processo di sviluppo sopra descritto non si muove secondo una traiettoria lineare, ma con un andamento ricorrente in cui i vari momenti possono essere sperimentati e quindi elaborati, più volte in occasione di particolari eventi che riguardano la vita stessa del gruppo.
Per fare una semplice esemplificazione: l’interruzione per le vacanze può comportare l’elaborazione del lutto per la separazione, mentre l’immissione di partecipante può riportare sentimenti relativi al momento della formazione del gruppo.